Parenting the Parents

Il Parenting the Parents (PtP) è una psicoterapia breve corporea pensata per l’intervento a favore del nucleo familiare. Spesso accade che il figlio, specialmente nei primi anni di vita, possa catalizzare su di sé le tensioni o i disagi presenti nella coppia genitoriale o in uno dei due genitori. Il bambino, o il neonato, può presentare crisi di pianto inconsolabile, difficoltà del ritmo sonno-veglia, difficoltà di alimentazione, fino a disturbi del comportamento o dell’umore. Questi ultimi si manifestano spesso con l’inserimento a scuola o durante il percorso scolastico. Attraverso l’intervento di PtP, è generalmente possibile riequilibrare e sciogliere le dinamiche affettive ed emozionali bloccate nel nucleo familiare e restituire ai genitori la fiducia di base in sé stessi e nella loro funzione; elementi fondamentali per la sana crescita del figlio e strumenti indispensabili per superare gli inevitabili momenti di crisi.

Come funziona:

 

Accoglienza

Durante il colloquio preliminare viene analizzata la situazione e viene valutata la possibilità di un intervento di PtP o di altra natura.

 

Fase dell’Intervento

Rappresenta l’intervento di PtP vero e proprio. Una coppia di psicoterapeuti si ritrova con la famiglia richiedente aiuto con incontri a cadenza settimanale di un’ora e mezzo ciascuna.
Durante le sedute di PtP vengono elaborate le strategie messe in atto dalla coppia genitoriale per affrontare il problema, le emozioni e le sensazioni che emergono e quelle che rimangono inespresse, nonché le risonanze a livello corporeo.
Vengono poi proposte strategie diverse, esperienze di contatto con le proprie emozioni e di canalizzazione delle stesse attraverso una respirazione maggiormente funzionale, contatto e auto contatto corporeo.

 

Conclusione e follow-up

Al termine del processo terapeutico è prevista una fase di conclusione  e di separazione in cui viene rielaborato l’intero processo ed eventuali aspetti rimasti irrisolti. Sono previste tre sessioni di follow-up rispettivamente a un mese, tre mesi e sei mesi dalla conclusione del processo terapeutico.