Psicoterapia Corporea Reichiana: la psicoanalisi prende corpo

di Fabio Carbonari
Edizioni Accademiche Italiane – 2015

 

Negli anni a cavallo tra la fine del novecento e gli inizi del secolo odierno, il mondo delle psicoterapie ha scoperto, o per meglio dire riscoperto, un elemento spesso dimenticato nei modelli teorici e nella prassi clinica: il corpo.
Attualmente tutte le correnti del variegato panorama psicoterapico mostrano un vivo interesse per i temi connessi al corpo, anche se tale interesse è sempre stato presente attraverso lo studio dei disturbi psicosomatici o attraverso le metafore che il corpo racconta.
Indubbiamente nuovo e vigoroso impulso verso la ripresa della ricerca circa le relazioni tra psichico e somatico è dato dal progresso degli strumenti di ricerca neurofisiologica, strumenti impensabili solo alcuni decenni fa.
Ciò che è sembrato sempre mancare, anche nella stessa psicosomatica, è una visione realmente unitaria e globale dei processi psicocorporei.
Eppure questa concezione unitaria era ben presente sin dalle prime opere freudiane.
In questa corsa alla riconquista del corpo, ci si dimentica spesso di quello che fu il pioniere della ricerca scientifica sulla fondamentale unità psicocorporea: Wilhelm Reich.
(dall’Introduzione del libro)

W. Reich è stato uno dei clinici e ricercatori che maggiormente hanno rivoluzionato la concezione e la prassi della psicoanalisi, proponendo un approccio che tenga conto della sostanziale unità dei processi psicocorporei.
Con Reich lo psicoterapeuta entra attivamente in gioco con il paziente nel processo terapeutico, il cui focus non è più la risoluzione del sintomo nevrotico, ma la comprensione della funzione e dell’economia della caratterialità della persona, che si esprime coerentemente anche attraverso il sintomo, e che non è mai separata dal contesto sociale.
Attraverso la Vegetoterapia Analitico Caratteriale, Reich propone un percorso terapeutico fatto di analisi, relazione terapeutica e attivazioni corporee.
In questo saggio l’autore propone una rilettura della travagliata vita di Wilhelm Reich e delle sue opere, al fine di comprendere meglio l’evoluzione della sua metodologia psicoterapeutica, delle classificazioni caratteriali e del significato dei blocchi corporei. Il saggio si conclude con un breve excursus sugli sviluppi post reichiani.

La redazione